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IN MY TOWN - TREVISO

“Era la mia città, la città vuota all’alba, piena di un mio desiderio. Ma il mio canto d’amore, il mio più vero era per gli altri una canzone ignota.” (Sandro Penna)

Il progetto online In my town è il pretesto per una riflessione sul paesaggio urbano, per uno sguardo dell’artista sulla città di appartenenza, sia essa di nascita e/o di adozione, con l’obiettivo di svelarne l’anima, la forza più estrema del territorio, la sedimentazione di esperienza e memoria insita nelle metropoli. Soprattutto in questo drammatico momento storico dove la nostra esistenza ha subito una sospensione inattesa, ancora in divenire, per l’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown, e le nostre città, trasfigurate in modo imprevedibile, sono ancora intrappolate tra incubo e stupore.

 

“Tutte le azioni umane devono necessariamente trovare il luogo adeguato in cui accadere. Il luogo quindi è parte integrante delle nostre azioni e, d’altro canto, l’uomo non è pensabile senza un riferimento ai luoghi”, scrive Christian Norberg-Schulz in merito al Genius Loci, ovvero lo spirito del luogo, ciò che sopravvive all’evoluzione lasciandosi contaminare e al contempo proteggendone l’essenza primordiale, nonostante globalizzazione e rivoluzione digitale.

 

Muovendo dai caratteri che contraddistinguono un luogo, con l’obiettivo di restituire il fascino immutato della nostra terra, sono stati coinvolti venti artisti per una riscoperta del luogo di appartenenza, per indagarne l’identità storica, estetica e culturale. Un viaggio da nord a sud fino alle isole, una sorta di Grand Tour come chiave di lettura del nostro territorio. Per ripartire dalla sua bellezza, dall’identità millenaria del nostro paese, unico al mondo per la ricchezza del suo patrimonio artistico inestimabile che si coniuga a quello paesaggistico.


 

Ispirata alla celebre pellicola degli anni cinquanta Da qui all’eternità, l’opera di Stefano Gentile origina da un approccio narrativo autobiografico con l’intenzione di dare voce a uno stato d’animo che appartiene al controverso e inquietante periodo di smarrimento vissuto nel lockdown. La metafora è l’aspetto più congeniale ad esprimere il senso di quest’epoca, che si concentra abilmente in uno scatto. Dalla freccia che indica l’obbligata direzione verso l’ombra, allo spazio angusto configurato dalle pareti, fino alla porta murata che inevitabilmente accentua la percezione di smarrimento e oppressione. Il tutto immerso in un assordante silenzio ma con la volontà di superarlo, seppur con difficoltà, e guardare oltre. Come suggerisce il lussureggiante paesaggio investito dal sole che si apre sullo sfondo. (Roberta Vanali)

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Stefano Gentile

Titolo dell’opera: “From here to eternity”

Tecnica: stampa fotografica

Formato: 40x27 cm

 

Stefano Gentile nasce a Vittorio Veneto (TV) nel 1967. Promotore di vari progetti sonori e gestore della label “Silentes” (13.silentes.it), ha al suo attivo la pubblicazione di un libro fotografico dedicato alla notte di Venezia dal titolo “Il silenzio dei tuoi passi”, con allegato l’album inedito di Gigi Masin. Ha successivamente pubblicato “Nell’attesa del tuo prossimo respiro”, box con due libri fotografici realizzati in collaborazione con Monica Testa per le fotografie e con Stefano Guzzetti e Enrico Coniglio per la sonorizzazione. L’art work è stato realizzato, invece, da Chris Bigg, noto per le copertine di David Sylvian e della 4AD.

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